tag:blogger.com,1999:blog-2469537557262153942.post6984444759422993212..comments2024-01-28T15:11:20.605+01:00Comments on Mr. Market Miscalculates: MPS: altro giro, altra corsaMatteo Lombardohttp://www.blogger.com/profile/06767480992974677804noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-2469537557262153942.post-87117010737487730852015-05-28T08:40:32.395+02:002015-05-28T08:40:32.395+02:00Si certo non si può aprire una discussione con un ...Si certo non si può aprire una discussione con un commento. Mi premeva sottolineare che al di là della redditività che peraltro a mio avviso va anche rivista in un'ottica di costo del rischio normalizzato (perché se questa rimane la situazione del paese sottostante stiamo parlando del nulla e falliscono tutte), a certi prezzi nel 2012 erano un affare e qualcuna lo è anche adesso, pur ponendosi come investitore in un'ottica liquidatoria. Magari ne possiamo parlare volentieri su un post dedicato. Cordialmente Stefanohttps://www.blogger.com/profile/04932826160035147500noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2469537557262153942.post-88794251481497091962015-05-28T08:25:28.284+02:002015-05-28T08:25:28.284+02:00Quello che dice è corretto, ma è difficile aprire ...Quello che dice è corretto, ma è difficile aprire una discussione in una risposta. <br /><br />In sintesi, le banche italiane sono in genere ben patrimonializzate (leva inferiore) e hanno elevati rapporti di copertura di NPLs (che però alla fine non serve a molto: NPL netti sono di gran lunga superiori al tangible book value!). Il vero problema delle banche italiane è un altro: non sono sufficientemente redditizie, perché hanno un ROA (anche prima degli accantonamenti per perdite) molto inferiore alle migliori banche europee. Quando va bene, le banche italiane hanno un ROA di 40bp: se ci applichiamo una leva di 15x otteniamo un ROE di 6%, ben più basso del cost of equity. <br /><br />Queste non sono aziende che creano valore nel lungo periodo, i famosi compounders.Matteo Lombardohttps://www.blogger.com/profile/06767480992974677804noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2469537557262153942.post-67458410563427002862015-05-28T08:19:10.765+02:002015-05-28T08:19:10.765+02:00Opinioni in gran parte condivisibili, anche se il ...Opinioni in gran parte condivisibili, anche se il focus in questo caso era una “special situation” (i diritti MPS), non certo un investimento di lungo termine in una di queste istituzioni. <br /><br />Su banche e value investing non sono però d’accordo: investitori molto più bravi di me concordano nell’evitare le banche in generale; io invece ritengo che al giusto prezzo (e la banca giusta!) possano essere degli investimenti con un margine di sicurezza. Non comprerei mai Citigroup, DB o Barclays, per fare tre esempi, perché sono delle “black box”: ma banche commerciali in paesi solidi rimangono interessanti. <br />Matteo Lombardohttps://www.blogger.com/profile/06767480992974677804noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2469537557262153942.post-41739701832344907112015-05-27T20:19:49.242+02:002015-05-27T20:19:49.242+02:00Mi inserisco nella discussione per una riflessione...Mi inserisco nella discussione per una riflessione. Le banche italiane sotto monitoraggio bce ad esito della aqr e dei recenti Aucap sono tra le meglio capitalizzate in Europa e con buoni rapporti di copertura delle sofferenze. Hanno un business tradizionale ma questo non è un peccato. Hanno molta meno leva delle altre banche europee in genere. Sono come tutti gli istituti di credito dipendenti dalle condizioni del sistema paese. Trattano a multipli decenti e da quest'anno quasi tutte in utile. Che siano oggetto di un investimento value, come sempre, dipende solo dal prezzo. A voi / noi valutare, anche caso per caso, le situazioni più convenienti. Non è detto che anche MPS ai prezzi di oggi non possa essere un ottimo affare. Rispetto alle banche giapponesi, non hanno presenza rilevante nell'equity delle aziende, a parte talune situazioni, che sono pero ben note e monitorabili.SalutiStefanohttps://www.blogger.com/profile/04932826160035147500noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2469537557262153942.post-90227625918681324412015-05-27T19:42:45.800+02:002015-05-27T19:42:45.800+02:00Buongiorno,
Credo che l'investimento in banche...Buongiorno,<br />Credo che l'investimento in banche tradizionali (quelle con principale fonte di business il margine di interesse) abbia ormai poco a che fare con il value investing; di fatto, nonostante Basilea, la discrezionalità nel trattare certi impieghi (di fatto sofferenze),... è a noi ignota. Persino il derivato Santorini (vera bomba atomica) non era evidente a bilancio. <br />Credo che il mare in burrasca per le nostre banche continuerà ancora a lungo (in particolar modo mi aspetto che venga scoperchiato il vaso di pandora delle banche medie e piccole); le banche giapponesi di fatto si trovano impantanate da lustri, non credo che le nostre se la caveranno tanto meglio!<br />Claudio L.Anonymousnoreply@blogger.com