martedì 16 giugno 2020

Qualcuno ha detto mercati efficienti? (parte III)

Non credevo che questo diventasse una serie, ma ogni giorno c’è una notizia interessante: quella di ieri è che United Airlines ha ottenuto un prestito di $5 miliardi mettendo a garanzia il suo programma miglia.

Tutto bene, i mercati finanziari sono famosi per trovare soluzioni fantasiose a problemi complessi, finché non ti accorgi che i programmi fedeltà di aerolinee, hotel, supermercati, … non sono assets che l’azienda possiede, bensì una passività, qualcosa che deve ai suoi clienti.
L’idea che i programmi fedeltà siano un hidden asset si ritrova spesso nelle valutazioni di queste aziende (per UAL sarebbe addirittura $20 miliardi): il valore deriverebbe dalla promessa implicita da parte dei clienti di spese future (quindi un asset intangibile), oltre ai dati dei clienti stessi. Dall’annuncio di UAL:
“Prior to the closing of the proposed MileagePlus Financing, United and MPH will contribute to MIPA their respective rights to certain MileagePlus intellectual property, including brands and member data.

Altre aerolinee come American Airlines hanno invece emesso junk bonds usando come collateral attività più tangibili come gli slot in alcuni aeroporti.






1 commento:

  1. Bellissima questa mini serie di 3 articoli sull'irrazionalità dei mercati.
    E pensare che a Buffett danno addirittura dell'idiota. https://www.thewealthadvisor.com/article/warren-buffett-idiot-says-investor-who-claims-daytrading-easiest-game-ive-ever-played

    Sembra di essere nel 2000 quando il povero Buffett sottoperformava clamorosamente il DOW. Poi gli anni a seguire si è visto chi erano gli idioti.

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