martedì 18 febbraio 2020

Seth Klarman

Ho sempre avuto una passione per Seth Klarman, non solo perché Baupost ha un eccellente track record secondo come lunghezza e continuità di risultati soltanto a Berkshire Hathaway. Ma soprattutto per il suo approccio contrarian (distressed corporate debt, deep value, post-arbitrage) e per la sua capacità di comprendere e valutare situazioni complesse, cosa che invece a me manca.

Tuttavia, sono rimasto molto deluso nel leggere la lettera agli investitori per il 2019 (per chi fosse interessato la trovate qui), dove la performance è indicata come “high single-digit gains”, quindi qualcosa come 8%-9% rispetto a +30% per S&P 500. Questo è uno snapshot del suo portafoglio (solo le posizioni americane), la liquidità era 31%.
Quello che mi ha deluso non è certamente la performance, quanto la lista di “lamentele” su perché sia stata così mediocre. Nell’ordine:
  1. Investitori che vogliono “alternative assets” con bassa correlazione e protezione dal downside
  2. Gestori / asset allocators che offrono queste strategie con liquidità giornaliera, esacerbando la domanda/offerta per azioni
  3. La Fed, che prima ha esitato e poi ceduto alle pressioni politiche
  4. Il mercato del lavoro, con la disoccupazione che è ai minimi da 50 anni ma con l’inflazione che rimane ostinatamente bassa
  5. Fondi passivi: oggi controllano il 45% di tutte le strategie azionarie, e le decisioni sono prese sulla base dei flussi e non dei fondamentali
  6. Debito globale: troppo
  7. Tassi d’interesse negativi: colpa delle banche centrali in Europa e Giappone a causa del punto #6
  8. CLO e debito dei paesi emergenti: colpa del punto #7, che spinge a cercare un qualche rendimento in qualsiasi alternativa disponibile
  9. Private equity: troppo grandi e con troppi mezzi a disposizione
  10. Venture capital: come punto #9
  11. Unicorni e valutazioni elevate, conseguenza diretta di tassi d’interesse troppo bassi
  12. Governance
  13. Trump
  14. Il partito repubblicano
  15. Il partito democratico
  16. Trend following
Tutte considerazioni assolutamente corrette e condivisibili: ma ho troppo rispetto per l’intelligenza di Klarman per pensare che sia ridotto a questo per giustificare la performance subpar degli ultimi anni (non solo il 2019). Dopo tutto, i gestori dei grandi fondi a benchmark (ed ancora di più gli ETF) non hanno molta scelta su cosa possono comprare, ma gli hedge funds come Baupost hanno ancora (o almeno dovrebbero avere) una certa flessibilità nel cercare le migliori opportunità.

Detto questo, è esattamente adesso il momento per preferire strategie come la sua, anche se non c'è alcuna garanzia su quando la marea girerà.

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