lunedì 23 dicembre 2019

20 anni fa

Ho trovato questa tabella con le valutazioni delle 20 principali large cap growth stocks al 31 marzo 1999, un anno prima dello scoppio della bolla Internet.

Come succede spesso nei mercati finanziari, molti si sono già dimenticati che la bolla Internet non riguardò solo “robaccia dot.com” (come Pets.com), ma – in termini di valutazioni - anche e soprattutto aziende storiche, mature e stabili: General Electric trattava ad un P/E di 39x; Coca-Cola 42x; Johnson&Johnson 41x; Walmart 46x. Nonostante i business sottostanti continuarono ad andare bene, nei 10 anni successivi i titoli di stato fecero molto meglio. (è anche vero che la fine della decade seguente coincise con il punto più basso della crisi finanziaria.) L’unica “a buon mercato” era Philip Morris a 16x, che infatti nella decade seguente è poi stata la miglior tra queste.
Prezzi ri-basati a 100 al 31 marzo 1999. Include solo i movimenti nei prezzi e non i dividendi. MO si ferma a gennaio 2017 per la separazione tra Altria e Philip Morris.

All’epoca MSFT trattava ad un rapporto prezzo/vendite di 27x, per quanto suscettibile di critiche oggi questo multiplo è molto più basso anche per le aziende più costose (senza contare l'enorme liquidità che tutte hanno): Microsoft è a 10x, Facebook a 9x, Google a 6x, Apple a 5x (Amazon, grazie al segmento retail è ancora più in basso, a 3,5x). Persino Adobe tratta a “solo” 14x.

Tuttavia, rimane quella sensazione se i prossimi 10 anni non possano ripetere, in termini di risultati, quella decade.

“History does not repeat itself, but it rhymes (Mark Twain)”

1 commento:

  1. ..... e in un contesto di tassi di interesse risk free molto molto più elevati di oggi!

    RispondiElimina