giovedì 20 febbraio 2014

Per chi volesse approfondire: libri, articoli, etc…




Un post che potrei definire di “servizio”, nel quale ho raccolto per argomenti alcune delle letture più interessanti fatte nel corso degli anni e che spero possano essere utili per chi fosse interessato agli investimenti ed ai mercati finanziari in generale.

Si tratta sia di libri - alcuni dei quali usati anche nelle business school o nel programma CFA – che articoli interessanti che ho accumulato nel tempo: per i libri ho postato il link ad Amazon.co.uk (sono comunque disponibili anche su altri retailer online) ed una breve descrizione, mentre gli articoli sono stati postati direttamente su Google Docs, dove possono essere scaricati (spero di non aver violato nessun copyright…). Chiedo scusa in anticipo perché sono tutti in inglese: per alcuni libri potrebbero esserci le traduzioni in italiano ma non posso dirlo con sicurezza.

Ho cercato di ridurre una lunghissima lista ai titoli che ritengo più significativi, e sono sempre alla ricerca di nuove idee, suggerimenti ed approfondimenti. 

Accounting 
Per chiunque voglia fare stock picking il punto di partenza rimane l’analisi del business operativo di un’azienda: è quindi necessario saper leggere ed interpretare i bilanci (income statement, balance sheet e cashflow statement) e soprattutto capire le limitazioni dei principi contabili. Esistono moltissimi libri di analisi finanziaria per imparare ad analizzare i financial statements, questi sono due che ritengo tra i migliori.


Valutazioni 
Il secondo passo per lo stock picking, in particolare per un value investor, è quello di formarsi un’idea di quanto possa valere un’azione (o un qualsiasi altro investimento). Anche in questo caso esistono dozzine di libri, più o meno tecnici e più o meno specialistici: le scelte dipendono principalmente dal livello di conoscenza attuale e dal tipo di informazione che uno vuole ottenere.

Aswath Damodaran: Investment Valuation: Tools and techniques for determining the value of any asset. Il prof. Damodaran è tra i più conosciuti ed apprezzati esperti sul tema delle valutazioni: questo libro è utilizzato in tutti i suoi corsi alla New York Stern University ed è indicato per tutti coloro che vogliono imparare le basi del concetto di valore (per chi volesse poi approfondire la valutazione di aziende più complesse, dello stesso autore è disponibile The Dark Side of Valuation: Valuing young, distressed and complex businesses).

Benjamin Graham: The intelligent investor. Disponibile in molte versioni, non poteva ovviamente mancare il testo base del padre del value investing. Da ricordare anche l’altro classico, Security Analysis, scritto con David Dodd: questo è tuttavia più tecnico e pertanto più difficile da leggere.

Tim Koller: Valuation: Measuring and managing the value of companies. Altro testo utilizzato in moltissime business school, riprende le metodologie di analisi e valutazione sviluppate da McKinsey. 

Value investing 
Per chi fosse interessato alle caratteristiche peculiari di questa strategia.

Seth Klarman: Margin of Safety: Risk-adverse value investing strategies for the thoughtful investor. Seth Klarman è la mente dietro Baupost Group ed uno dei migliori investitori degli ultimi 30 anni. Questo libro è considerato una vera e propria Bibbia per tutti i value investors, ma purtroppo è ormai introvabile perché fuori stampa da ormai molti anni: su Amazon ogni tanto se ne trovano delle copie usate, ma costano oltre $1.000, un prezzo che un vero value investor non pagherebbe mai! Cercando su Internet si può trovare la versione in pdf dell’intero libro.

Lawrence Cunningham: The Essays of Warren Buffett: Lessons for investors and managers. Edizione aggiornata di un altro classico, è uno dei migliori libri che abbia mai letto, anche se raccoglie semplicemente le lettere agli azionisti di Berkshire Hathaway, quindi niente di nuovo per chi già segue l’oracolo di Omaha.

James Montier: Value Investing: Tools and techniques for intelligent investment. Anche se non è propriamente un gestore, James Montier è uno dei commentatori più brillanti sui concetti del value investing, soprattutto per quello che riguarda l’asset allocation.

Peter Cundill: There's Always Something to Do: The Peter Cundill investment approach. Un altro investitore con un eccellente track record di lungo periodo, il canadese Peter Cundill è forse meno noto di altri gestori ma è stato anche uno dei primi ad esportare lo stile value al di fuori degli Stati Uniti.

Bruce Greenwald: Value Investing: From Graham to Buffett and beyond. Il prof. Greenwald è il direttore del Heilbrunn Center for Graham & Dodd Investing della Columbia University, dove aveva insegnato Graham e studiato Warren Buffett (assieme a Walter Schloss). Greenwald e gli altri co-autori (tutti famosi gestori) analizzano le metodologie e lo stile di famosi investitori value, oltre a portare vari esempi di come applicare queste tecniche.

Christopher Browne: The Little Book of Value Investing. Un libro corto e di facile lettura anche per i meno esperti, raccoglie le pillole di saggezza di uno dei fondatori del fondo Tweedy, Browne.

Russell Napier: Anatomy of the Bear: Lessons from Wall Street's four great bottoms. Non essendo un portfolio manager bensì un economista di estrazione, Russell Napier è più interessato all’andamento dei mercati in generale piuttosto che a come scoprire delle gemme sottovalutate. Nonostante questo, un libro molto utile per avere una prospettiva di lungo periodo sui mercati azionari e sul perché è meglio investire quando tutti sono spaventati (ed i prezzi bassi).

Martin Whitman: The Aggressive Conservative Investor. Martin Whitman è il fondatore di Third Avenue, altro famoso fondo value, ed è noto per il suo approccio di OPMI (Outside Passive Minority Investor). Il libro è più ostico degli altri elencati finora, in quanto tratta in maniera piuttosto tecnica alcuni concetti spesso specifici del mercato americano: non è quindi consigliato ad investitori alle prime armi.

Mark Mobius: The Little Book of Emerging Markets: How to make money in the world's fastest growing markets. Non propriamente un investitore value, Mobius è comunque il punto di riferimento per gli investimenti nei mercati emergenti, e quindi una lettura indispensabile per chi volesse avvicinarsi a questi mercati.

James Montier: The Little Book of Behavioral Investing: How not to be your own worst enemy. Sempre da Montier, non un libro sul value investing quanto piuttosto un breve (ma completo e dettagliato) trattato sulla behavioural finance, ovvero come cercare di evitare gli errori più comuni che vanificano gli sforzi di ottenere una migliore performance (per chi volesse investigare più a fondo, Montier ha pubblicato altri eccellenti libri - più tecnici - sull’argomento,).

Peter Lynch: Beating the street. Da uno dei più famosi gestori di fondi comuni, il Fidelity Magellan, le idee che chiunque può utilizzare per gestire il proprio portafoglio, famoso anche per la frase: “Mai investire in qualcosa che non riesci a spiegare in 5 minuti ad un bambino di 8 anni”.

William Poundstone: Fortune's Formula: The untold story of the scientific betting system that beat the casinos and Wall Street. Un altro libro non dedicato al value investing, quanto piuttosto un mix di black jack, trading systems ed investimenti: si legge facilmente e contiene alcune brillanti intuizioni.

William Thorndike: Outsiders: Eight unconventional CEOs and their radically rational blueprint for success. Raccomandato da Warren Buffet nel 2012, ritorna al punto iniziale di analizzare e capire il business operativo di un’azienda, in particolare quando e come il CEO è in grado di allocare il capitale nel modo migliore per creare valore per tutti gli azionisti. 

Rischio 
Al pari di performance, rischio è la parola più utilizzata nella letteratura finanziaria, anche se spesso a sproposito perché non esiste una definizione univoca di questo termine.

Peter Bernstein: Against the Gods: The remarkable story of risk. Da uno dei principali storici dei mercati finanziari, un viaggio non tecnico ma filosofico attraverso i secoli seguendo l’evoluzione del concetto di rischio.

Richard Bookstaber: A Demon of Our Own Design:Markets, hedge funds and the perils of financial innovation. Esperto di trading e risk management, con esperienze sia in banche di investimento (Morgan Stanley, Salomon Brothers, Citigroup) che hedge funds (Moore Capital Management, Bridgewater Associates, FrontPoint Partners), Bookstaber discute alcune delle principali innovazioni finanziarie degli ultimi anni e come molti traders prendono le loro decisioni di investimento.

Nassim Taleb: Fooled by Randomness: The hidden role of chance in life and in the markets. Il libro che ha fatto conoscere Nassim Taleb, a mio giudizio di gran lunga superiore a quello seguente che viene comunque considerato più innovativo (The Black Swan: The impact of the highly improbabile). 

Storia dei mercati finanziari, scandali e crisi

Se c’è una cosa che gli investitori sembrano non voler imparare è di studiare gli errori commessi: non solo cose che non sono mai accadute sono destinate a succedere, ma soprattutto alcuni dei disastri passati torneranno a verificarsi in qualche momento nel futuro! (“History doesn't repeat itself, but it does rhyme” - Mark Twain).

Charles Kindleberger: Manias, Panics and Crashes: A history of financial crises. Come dice il titolo, un excursus sulle principali bolle e susseguenti crolli.

Bryan Burrough: Barbarians At The Gate: The fall of RJR Nabisco. La descrizione della battaglia per il controllo di RJR Nabisco nel (lontano?) 1988, ad oggi ancora il maggior LBO della storia.

Connie Bruck: The Predator's Ball: The inside story of Drexel Burnham and the rise of the junk bond raiders. La storia di Micheal Milken e dell’invenzione dei junk bonds (purtroppo sembra quasi introvabile).

James Stewart: Den of thieves. Un’altra epopea dei ruggenti anni ‘80, racconta gli scandali di insider trading di Ivan Boesky, Michael Milken e dei loro complici, sulla quale è basata gran parte della trama del film Wall Street (anche questo sembra non disponibile, ma dovrebbe essere più facile reperirlo).

Roger Lowenstein: When Genius Failed: The rise and fall of Long Term Capital Management. Il racconto dell’ascesa e del crollo di LTCM (1998).

Bethany McLean: The Smartest Guys in the Room: The amazing rise and scandalous fall of Enron. Come sopra, questa volta per Enron.

Roddy Boyd: Fatal Risk: A cautionary tale of AIG's corporate suicide. Stesso copione, protagonista differente: AIG.

William Cohan: House of Cards: How Wall Street's gamblers broke capitalism. Altro esempio: Bear Stearns ed il sistema bancario nel 2008.

Barbara Dreyfuss: Hedge Hogs: The cowboy traders behind Wall Street's largest hedge fund disaster. Un altro disastro, un’altra implosione di un hedge fund (anche se meno conosciuto): questa volta Amaranth Advisors (commodities).

David Einhorn: Fooling some of the people all of the time: A long short story. La storia della battaglia durata 6 anni da parte del gestore di Greenlight Capital contro Allied Capital, un’azienda americana quotata ed accusata di avere manipolato i propri bilanci. Einhorn è famoso anche per essere stato tra i primi ad attaccare Lehman Brothers per le sue pratiche contabili quantomeno “discutibili”. 

Articoli 
Tweedy, Browne: What has worked in investing 
Fred Sheehan: The Gods must be crazy 
Irving Kahn: Lemmings always lose

2 commenti:

  1. Complimenti per la bibliografia!
    io ho trovato interessanti anche one up on wall street, sempre di Lynch, e Stocks for the long rundi Siegel (anche in italiano - so che Siegel è considerato da molti una figura controversa, ma i dati sono interessanti!).

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