Pepsico (PEP US) è stata la prima a riportare i risultati per il 2020, offrendo un aggiornamento sulla performance nell’anno del Covid.
lunedì 15 febbraio 2021
Consumer staples: Pepsico
Pepsico (PEP US) è stata la prima a riportare i risultati per il 2020, offrendo un aggiornamento sulla performance nell’anno del Covid.
martedì 2 febbraio 2021
Bubble series (VI): “Books-A-Million”
Da Panic di Michael Lewis, un (semi)classico che è sempre utile rileggere.
“How Net Fever Sent Shares of a Firm on 3-Day Joy Ride”
venerdì 29 gennaio 2021
Bubble series (V): “What a week!”
“History Doesn't Repeat Itself, but It Often Rhymes” (Mark Twain)
Ero quasi sicuro che questa serie non sarebbe finita, date le enormi similarità del passato con il presente.
L’argomento più discusso di questa settimana è stato senz’altro l’attacco concertato da parte degli utenti di WallStreetBets (una community di day-traders) su GameStop (GME:US), ed in seguito su altri titoli come AMC, BB, e adesso sembra anche su un ETF sull’argento (SLV:US). Quello che ha destato più scalpore è che questi trader hanno acquistato in massa le azioni più “shortate” dagli hedge fund, portando ad uno short squeeze che ha fatto impennare i prezzi portando addirittura alla liquidazione di Melvin Capital, un fondo da $12 miliardi (ed un altro, Maplelane, si dice abbia perso oltre 30% dei suoi $4 miliardi).
venerdì 22 gennaio 2021
Bubble series (IV): shale oil vs. tech
Pochi settori negli ultimi dieci anni hanno distrutto tanto capitale quanto Oil&Gas, in particolare nello shale: attratti dai miglioramenti tecnologici, dai costi all’apparenza bassi e dagli allettanti IRR (internal rate of return) pubblicizzati dal management, gli investitori si sono riversati nel settore, ma sono rimasti scottati perché le perdite sono aumentate, i livelli del debito sono saliti alle stelle ed i prezzi delle azioni sono crollati.
Gli investitori hanno correttamente identificato una storia di crescita secolare: si può discutere dei problemi ambientali del fracking, ma sicuramente le nuove tecnologie hanno permesso di sbloccare enormi riserve di idrocarburi che hanno riportato gli Stati Uniti ad essere il principale produttore mondiale. Tuttavia, identificare il potenziale di crescita non è sufficiente: quello sul quale gli investitori si sono sbagliati è la redditività, con le conseguenti notevoli perdite nonostante la straordinaria crescita strutturale.
giovedì 21 gennaio 2021
Bubble series (III): Yahoo nel 1999
mercoledì 20 gennaio 2021
Bubble series (II): lezioni dal crash del 1999
lunedì 18 gennaio 2021
Bubble series (I): il tech crash del 1970
Tutti ricordiamo il tech crash del 2000-2002, e gli studiosi di finanza anche il mercato ribassista del 1973-1974; ma probabilmente non molti conoscono il crash del 1970, quando a partire da aprile in sole 5 settimane molti titoli tecnologici crollarono di 80% e più, con S&P 500 che scese di 19% e l’indice Dow Jones di 13% (all’epoca il settore “industriale/manufatturiero” ancora dominava l’economia e le borse americane).
martedì 12 gennaio 2021
“Golden age of fraud”
Un report di ieri di Credit Suisse proclamava che: “… Tesla’s cost of capital is negative – the market is paying Tesla to take capital.” Questo vuol dire che gli investitori stanno comprando le azioni con l’aspettativa di ricevere in futuro MENO di quello che pagano oggi? Viste le valutazioni correnti questa è una previsione ragionevole, ma sono quasi sicuro che non fosse quello che Credit Suisse voleva dire.
giovedì 7 gennaio 2021
Book Club 2021
Il pdf è scaricabile qui: Book Club 2021, e le immagini delle copertine contengono il link alle rispettive pagine su Amazon.co.uk (penso che siano ordinabili anche sul sito italiano: con la Brexit l'acquisto sul sito UK, più economico a livello di prezzo unitario, ha portato il problema dell'IVA comunitaria).
I voti (da 1 a 5 stelle) sono ovviamente personali, ma soprattutto relativi a questo campione, non in senso assoluto: ad esempio, 1/2 stelle significa che è tra i peggiori che sono qui recensiti, 5 stelle è il migliore del lotto ma non necessariamente il miglior libro della storia.
Altri suggerimenti e consigli sono come sempre benvenuti: va bene anche via email, ma se li mettete nei commenti altri possono aggiungere le loro opinioni.