Come tradizione da un paio d’anni, anche quest’anno ho deciso di assegnare alcuni IgNobel Prizes in ambito finanziario: qui potete trovare i vincitori del 2016 e del 2017.
Vale sempre la stessa regola: questi premi non sono assegnati per la performance in sé e per sé, quanto piuttosto nello spirito di “first make people laugh, and then make them think”.
sabato 22 dicembre 2018
lunedì 17 dicembre 2018
Investire negli sport professionistici
Per chi fosse interessato ad investire direttamente nello sport (non esport, che è a sua volta un settore in rapida crescita), dalla prossima primavera saranno disponibili due team americani, New York Knicks (NBA) e New York Rangers (NHL). The Madison Square Garden Co. (MSG US), il loro attuale proprietario, ha infatti annunciato uno spin-off che creerà due distinte aziende: MSG Sports (che includerà Knicks, Rangers e le Liberty della lega femminile di basket) e MSG Entertainment (che raggrupperà invece il Madison Square Garden, i teatri come Radio City Music Hall ed altre attività).
venerdì 14 dicembre 2018
Aggiornamento portafoglio: Eurobank Ergasias (& Grivalia)
Un follow-up del post dello scorso anno sulle possibili opportunità in Grecia, dove indicavo le banche tra i settori con il potenziale migliore, anche se nel 2015 ero stato molto più scettico in due post qui e qui.
Qualcosa è cambiato, ed anche la mia opinione.
Qualcosa è cambiato, ed anche la mia opinione.
venerdì 7 dicembre 2018
Link interessanti: letture per il week-end
Due dei tanti articoli sulla caduta di Sears ed Eddie Lampert
Hedge Fund Billionaire Rode the Worst Trade of His Life All the Way Down
Sears’s Edward Lampert Was a Wizard. Now He’s Coming to Terms With Failure.
Un’altra vittima della sotto-performance di value negli ultimi anni: Value Investing Claims Another Casualty as $5 Billion SPO Shuts
L’esplosione degli investimenti passivi sta rendendo i mercati meno (e non più) efficienti: Is Passive Investing Making Markets Dumb?
Ma la volatilità recente non è certo colpa solo degli ETF: Do not blame index funds and ETFs for market volatility
Intel sarà la prossima azienda ad essere “Amazoned”? Amazon unveils its own server chip, challenging Intel on price
Oppure sarà Amazon a cadere sotto il proprio peso? The End of Amazon - How, when and why the e-commerce giant will fall.
Per ogni investitore di successo… The Gambler Who Cracked the Horse-Racing Code
… ce n’è sempre uno che perde tutto! He Blew Up His Fund. Now He’s a Laughingstock.
Per chi fosse interessato al settore della cannabis terapeutica: A Guide to Cannabis Investing
Hedge Fund Billionaire Rode the Worst Trade of His Life All the Way Down
Sears’s Edward Lampert Was a Wizard. Now He’s Coming to Terms With Failure.
Un’altra vittima della sotto-performance di value negli ultimi anni: Value Investing Claims Another Casualty as $5 Billion SPO Shuts
L’esplosione degli investimenti passivi sta rendendo i mercati meno (e non più) efficienti: Is Passive Investing Making Markets Dumb?
Ma la volatilità recente non è certo colpa solo degli ETF: Do not blame index funds and ETFs for market volatility
Intel sarà la prossima azienda ad essere “Amazoned”? Amazon unveils its own server chip, challenging Intel on price
Oppure sarà Amazon a cadere sotto il proprio peso? The End of Amazon - How, when and why the e-commerce giant will fall.
Per ogni investitore di successo… The Gambler Who Cracked the Horse-Racing Code
… ce n’è sempre uno che perde tutto! He Blew Up His Fund. Now He’s a Laughingstock.
Per chi fosse interessato al settore della cannabis terapeutica: A Guide to Cannabis Investing
mercoledì 31 ottobre 2018
Expedia: contabilità creativa
Stavo studiando Expedia (EXPE US), uno dei principali online travel agents (OTAs) che possiede, oltre ad expedia.com, una serie di marchi molto conosciuti: hotels.com, Travelocity, Orbitz e HomeAway, così come Trivago ed attività di prenotazione di biglietti aerei, noleggio auto e crociere.
Quello che mi ha inizialmente incuriosito era che in un semplice screening trattava ad un multiplo EV/EBITDA inferiore a 10x, non certo eccessivo per un’azienda che cresce del 10% annuo. [*] Questa è la valutazione che ho trovato in un report di un paio di giorni fa di una nota banca d’affari:
Quello che mi ha inizialmente incuriosito era che in un semplice screening trattava ad un multiplo EV/EBITDA inferiore a 10x, non certo eccessivo per un’azienda che cresce del 10% annuo. [*] Questa è la valutazione che ho trovato in un report di un paio di giorni fa di una nota banca d’affari:
lunedì 29 ottobre 2018
Asset managers: un indicatore che il peggio deve ancora venire?
Nonostante la crescita delle masse in gestione (spesso però dovuta alle performance dei mercati), con alcune rare eccezioni e considerando le specificità di ogni azienda (ad esempio Ashmore con la sua esposizione ai mercati emergenti), praticamente tutte le società di gestione quotate hanno performance molto negative da inizio anno, ed in media anche dall’inizio del 2017. Che i mercati ci stiano dicendo che si attendono un peggioramento dei loro risultati, causati da azioni in caduta libera ed obbligazioni che perdono perché i tassi d’interesse salgono?
giovedì 18 ottobre 2018
Dalio: “A template for understanding big debt crises”
A 10 anni dal fallimento di Lehman Brothers, Ray Dalio ha reso disponibile la sua ultima analisi delle crisi finanziarie (disponibile qui in formato pdf) e la sua conclusione è netta: il rischio principale non è il debito in sé quanto l’inettitudine dei policy makers.
lunedì 15 ottobre 2018
Aggiornamento portafoglio: un paio di vendite ed altre considerazioni
A seguito di una review delle posizioni in portafoglio, ho deciso che era giunto il momento di incassare un po’ di profitti e prepararsi alle prossime mosse.
venerdì 12 ottobre 2018
venerdì 5 ottobre 2018
Letture per il week-end
Vale nella vita e negli investimenti: adesso è anche “ufficiale”, dati alla mano: The ‘No Jerks’ Rule of Investing
È sempre interessante trovare nuove bolle speculative, non necessariamente nei mercati finanziari (un'altra è questa), e soprattutto scoprire come il comportamento umano si ripete: When the Great Alpaca Bubble Burst
Probabilmente il miglior short seller in attività, anche se su Tesla non ha (ancora?) avuto ragione: How Jim Chanos Uses Cynicism, Chutzpah - and a Secret Twitter Account - to Take on Markets (and Elon Musk)
Alcune considerazioni sull’uso del debito nello shale oil americano: The Next Financial Crisis Lurks Underground - Fueled by debt and years of easy credit, America’s energy boom is on shaky footing
È sempre interessante trovare nuove bolle speculative, non necessariamente nei mercati finanziari (un'altra è questa), e soprattutto scoprire come il comportamento umano si ripete: When the Great Alpaca Bubble Burst
Probabilmente il miglior short seller in attività, anche se su Tesla non ha (ancora?) avuto ragione: How Jim Chanos Uses Cynicism, Chutzpah - and a Secret Twitter Account - to Take on Markets (and Elon Musk)
Alcune considerazioni sull’uso del debito nello shale oil americano: The Next Financial Crisis Lurks Underground - Fueled by debt and years of easy credit, America’s energy boom is on shaky footing
lunedì 1 ottobre 2018
Sempre meglio…
“According to Musk, he calculated the $420 price per share based on a 20% premium over that day’s closing share price because he thought 20% was a “standard premium” in going-private transactions. This calculation resulted in a price of $419, and Musk stated that he rounded the price up to $420 because he had recently learned about the number’s significance in marijuana culture and thought his girlfriend “would find it funny, which admittedly is not a great reason to pick a price.”
[pag. 7 della causa SEC vs. Musk a proposito del suo famoso tweet sul buy-out di Tesla]
[pag. 7 della causa SEC vs. Musk a proposito del suo famoso tweet sul buy-out di Tesla]
mercoledì 26 settembre 2018
Ashmore: scommessa contrarian su EM?
Ashmore è un asset manager inglese focalizzato sui mercati emergenti già discusso nel 2014: le considerazioni sul suo business rimangono ancora oggi sostanzialmente valide.
La mia conclusione all’epoca era stata che un valore equo era attorno a £2,7 (con una valutazione molto semplicistica e conservativa: utili in aumento e multiplo più elevato potevano tranquillamente giustificare un valore intrinseco più alto), e che quindi preferivo aspettare: il prezzo è invero sceso fino a £2 - ma non ho comunque fatto niente – per poi risalire, seppur con molta volatilità, fino ai £3,7 odierni.
La mia conclusione all’epoca era stata che un valore equo era attorno a £2,7 (con una valutazione molto semplicistica e conservativa: utili in aumento e multiplo più elevato potevano tranquillamente giustificare un valore intrinseco più alto), e che quindi preferivo aspettare: il prezzo è invero sceso fino a £2 - ma non ho comunque fatto niente – per poi risalire, seppur con molta volatilità, fino ai £3,7 odierni.
martedì 18 settembre 2018
Boiron: bene ma non benissimo...
Boiron (BOI:FP) è un’azienda francese fondata quasi un secolo fa e specializzata nella medicina omeopatica. Presente in oltre 50 paesi, il suo fatturato è suddiviso 50/50 tra medicinali generici (non-proprietary homeopatic medicines: quelli tipicamente prescritti da un medico omeopata in base alle caratteristiche del singolo paziente) e medicinali “speciali” (OTC family medication specialties: prodotti sviluppati da Boiron a marchio proprio, generalmente prescritti dal medico di famiglia o dai farmacisti). Per una veloce introduzione all’omeopatia può essere sufficiente la scheda di Wikipedia, incluso il disclaimer iniziale. Per maggiori informazioni esiste la European Coalition on Homeopathic & Anthroposophic Medicinal Products.
[Nota: questo non è un post sull’efficacia o meno delle cure omeopatiche, poiché non ho alcun interesse né a promuoverle né a denigrarle. Se però mi permettete una battuta: “Senza l’omeopatia ci vuole una settimana a guarire dal raffreddore; con l’omeopatia servono solo sette giorni”.]
[Nota: questo non è un post sull’efficacia o meno delle cure omeopatiche, poiché non ho alcun interesse né a promuoverle né a denigrarle. Se però mi permettete una battuta: “Senza l’omeopatia ci vuole una settimana a guarire dal raffreddore; con l’omeopatia servono solo sette giorni”.]
giovedì 6 settembre 2018
Prima SolarCity, poi Tesla: due tentativi di bail-out di Musk?
Premessa: le seguenti considerazioni sono mie ipotesi, non vi è alcuna riprova che siano corrette.
Nonostante le critiche al modo nel quale gestisce le sue aziende, bisogna ammettere che Elon Musk è da ammirare: ha senz’altro attirato la sua dose di scetticismo ed opinioni negative per alcuni suoi comportamenti, ma con il suo idealismo e le sue motivazioni no-profit (almeno a parole) sta affrontando problemi tutt’altro che facili, cercando di rendere il mondo un posto migliore. Fin dall'inizio ha ammesso candidamente che sia per SpaceX che per Tesla il successo era "uno dei tanti, potenziali risultati", ma è stato considerato sufficiente per dare il via. E ha raggiunto obiettivi che molti consideravano impossibili: SpaceX ha fatto quanto la NASA negli ultimi 40 anni, e tutto con un investimento iniziale di soli $200 milioni.
Nonostante le critiche al modo nel quale gestisce le sue aziende, bisogna ammettere che Elon Musk è da ammirare: ha senz’altro attirato la sua dose di scetticismo ed opinioni negative per alcuni suoi comportamenti, ma con il suo idealismo e le sue motivazioni no-profit (almeno a parole) sta affrontando problemi tutt’altro che facili, cercando di rendere il mondo un posto migliore. Fin dall'inizio ha ammesso candidamente che sia per SpaceX che per Tesla il successo era "uno dei tanti, potenziali risultati", ma è stato considerato sufficiente per dare il via. E ha raggiunto obiettivi che molti consideravano impossibili: SpaceX ha fatto quanto la NASA negli ultimi 40 anni, e tutto con un investimento iniziale di soli $200 milioni.
venerdì 31 agosto 2018
Letture per il week-end
Hedge Funds Pick the Wrong Time to Go Big on Gold as Prices Drop
Titans of Junk: Behind the Debt Binge That Now Threatens Markets
Inside the Always Nasty, Frequently Sexist, and Often Litigious World of Financial Twitter
The power of indices - Siebert Financial and a fortune floating free
Asset Managers Face the Zero-Fee Gauntlet
The Big Hedge-Fund Strategy That Isn’t Working
Value investors are running out of dumb humans
How Hollywood Is Racing to Catch Up With Netflix
Contrariamente a quello che dicevo nel post su SPOT:
Spotify is on a collision course with the major record companies. Here’s why.
Titans of Junk: Behind the Debt Binge That Now Threatens Markets
Inside the Always Nasty, Frequently Sexist, and Often Litigious World of Financial Twitter
The power of indices - Siebert Financial and a fortune floating free
Asset Managers Face the Zero-Fee Gauntlet
The Big Hedge-Fund Strategy That Isn’t Working
Value investors are running out of dumb humans
How Hollywood Is Racing to Catch Up With Netflix
Contrariamente a quello che dicevo nel post su SPOT:
Spotify is on a collision course with the major record companies. Here’s why.
martedì 28 agosto 2018
Einhorn: long value / short growth, Assured Guaranty and Brighthouse Financial
Un commento nel post precedente mi ha stimolato ad approfondire le operazioni short, che in maniera un po’ generalizzata possono essere raggruppate in 4 categorie:
- Frodi vere e proprie / aziende con contabilità aggressiva (Enron, WorldCom, Parmalat, …)
- “Booms that go bust” accompagnate da eccessiva leva finanziaria (telecom negli anni 1990, subprime, …)
- Declini secolari, spesso dovuti ad obsolescenza tecnologica, che diventano value traps (Pagine Gialle, …)
- Valutazioni insostenibili
giovedì 23 agosto 2018
Spotify (ed altre): servono nuove metriche di valutazione?
Un vecchio detto di Sir John Templeton (“Le quattro parole più pericolose sono: questa volta è differente!”) diventa particolarmente vero quando i bulls cominciano a spingere per l’uso di nuove metriche di valutazione perché i prezzi hanno superato qualsiasi livello possa essere giustificato da quelle più tradizionali. Questo approccio si accompagna infatti spesso ai picchi di frenesia del mercato: “price-to-eyeballs” rimane uno dei migliori ricordi della bolla Internet degli anni 1990…
giovedì 19 luglio 2018
Letture per l’estate
Un riassunto dei libri più interessanti letti negli ultimi mesi, non tutti di recente uscita.
giovedì 5 luglio 2018
L’oro come investimento: 3 miti da sfatare
“It ain't what you don't know that gets you into trouble. It's what you know for sure that just ain't so.” (Mark Twain)
Attraverso i secoli l’oro è stato considerato come la forma di investimento più stabile: le discussioni sul suo ruolo sono aumentate in maniera esponenziale dopo la crisi del 2007-2008, ed ancora di più oggi con l’esplosione di Bitcoin, considerata come la sua versione digitale. L’oro esiste senza la necessità dell’intervento umano, come ad esempio l’attività dei governi. La sua offerta è limitata. Infine, mentre la maggior parte degli altri investimenti sono solo numeri sullo schermo di un computer, l’oro è qualcosa che potete toccare e sapere che possedete.
In molti sondaggi, una significativa percentuale dei risparmiatori lo considera come il miglior investimento di lungo periodo, preferendolo ad azioni, obbligazioni ed immobiliare, e molti consulenti suggeriscono di includere una anche minima allocazione nei portafogli dei clienti.
Attraverso i secoli l’oro è stato considerato come la forma di investimento più stabile: le discussioni sul suo ruolo sono aumentate in maniera esponenziale dopo la crisi del 2007-2008, ed ancora di più oggi con l’esplosione di Bitcoin, considerata come la sua versione digitale. L’oro esiste senza la necessità dell’intervento umano, come ad esempio l’attività dei governi. La sua offerta è limitata. Infine, mentre la maggior parte degli altri investimenti sono solo numeri sullo schermo di un computer, l’oro è qualcosa che potete toccare e sapere che possedete.
In molti sondaggi, una significativa percentuale dei risparmiatori lo considera come il miglior investimento di lungo periodo, preferendolo ad azioni, obbligazioni ed immobiliare, e molti consulenti suggeriscono di includere una anche minima allocazione nei portafogli dei clienti.
martedì 3 luglio 2018
Performance portafoglio: primo semestre 2018
La prima metà dell’anno è stata positiva, con un rendimento di +7,6% (rispetto a +0,2% per il benchmark “classico” MSCI EMU Small/Mid caps ed a +5,9% per quello più corretto di Inflazione + 10%), in parte dovuto all’apprezzamento dei titoli denominati in valute diverse da EUR.
mercoledì 20 giugno 2018
“Bond yields up, stocks down”: right?
“Se rinasco, voglio reincarnarmi nel mercato obbligazionario: così posso spaventare tutti” (James Carville, consigliere di Bill Clinton)
Anni di bassi tassi d’interesse, in parte dovuti a trend strutturali di lungo periodo (cambiamenti demografici, bassa produttività) ma anche e soprattutto alle politiche delle banche centrali, hanno portato alla compressione dei premi al rischio su tutta la struttura del capitale.
La seconda parte dell’equazione potrebbe essere vicina alla fine, con la Fed che la scorsa settimana ha alzato i tassi di un ulteriore 0,25% (ed indicato che ci saranno molto probabilmente altri due rialzi nel corso dell’anno) e la BCE che ha annunciato la fine del programma di QE a partire da dicembre.
Anni di bassi tassi d’interesse, in parte dovuti a trend strutturali di lungo periodo (cambiamenti demografici, bassa produttività) ma anche e soprattutto alle politiche delle banche centrali, hanno portato alla compressione dei premi al rischio su tutta la struttura del capitale.
La seconda parte dell’equazione potrebbe essere vicina alla fine, con la Fed che la scorsa settimana ha alzato i tassi di un ulteriore 0,25% (ed indicato che ci saranno molto probabilmente altri due rialzi nel corso dell’anno) e la BCE che ha annunciato la fine del programma di QE a partire da dicembre.
mercoledì 6 giugno 2018
Modelli predittivi: “Il paese vincitore dei mondiali di calcio è…”
Come ogni 4 anni, gli analisti di UBS hanno provato a pronosticare quale squadra vincerà i mondiali di calcio che stanno per iniziare in Russia usando una simulazione simile a quelle utilizzate per le loro previsioni su variabili economiche e finanziarie.
mercoledì 23 maggio 2018
Aggiornamento: Altice NV
Lo scorso venerdì (18/05) gli azionisti di Altice NV (ATC NA) hanno approvato lo spin-off di Altice USA (ATUS US): gli azionisti sul registro alla data di oggi (23/05) riceveranno 0,4163 azioni ATUS per ciascuna azione ATC posseduta, più un dividendo speciale di $2,035 ad azione che sarà pagato l’8 giugno. [Attenzione: ATC è ex-dividend da ieri, 22 maggio, chi decidesse di comprare oggi non avrebbe diritto al dividendo speciale di ATUS.]
giovedì 22 marzo 2018
Special situation: Altice NV
Lo scorso 8 gennaio Altice NV (ATC NA) ha annunciato lo spin-off delle attività americane raggruppate nella controllata Altice USA (ATUS:US) della quale possiede il 67,2%. Prima della separazione ATUS pagherà un dividendo speciale di $1,5 miliardi che ATC utilizzerà in parte per ridurre il debito.
lunedì 12 marzo 2018
Tetragon Financial Group
Tetragon Financial Group (quotato sia a Londra, TFG LN, che ad Amsterdam, TFG NA, sempre in USD) è una posizione che ho aggiunto al portafoglio lo scorso anno ma che non ho discusso nei dettagli.
Si tratta di un fondo chiuso che investe in un ampio spettro di strategie alternative: tecnicamente è un investimento in Tetragon Financial Group Master Fund Limited (TFM), del quale TFG detiene il 100% del capitale.
Si tratta di un fondo chiuso che investe in un ampio spettro di strategie alternative: tecnicamente è un investimento in Tetragon Financial Group Master Fund Limited (TFM), del quale TFG detiene il 100% del capitale.
martedì 6 marzo 2018
“Keep up the momentum” (ed altri risk factors)
Momentum è una delle strategie di trading più antiche e popolari: e puntualmente ogni volta che c’è un’inflessione nei mercati cominciano le discussioni se sia opportuno abbandonarla, almeno temporaneamente. Dopo un gennaio positivo molti famosi fondi di trend following hanno infatti registrato perdite consistenti in febbraio (“Quantitative hedge funds take February beating”).
mercoledì 28 febbraio 2018
Cambiamenti contabili (II): Leasing operativi
“The balance sheet deserves more attention than Wall Street has been willing to accord it for many years past (Benjamin Graham)”
Questa massima è vera oggi come lo era quando Graham la incluse in Security Analysis nel 1934. Quando le cose vanno bene, studiare a fondo la struttura patrimoniale sembra poco importante, ma quando girano al peggio gli investitori tendono a domandarsi: “Perché non ho prestato più attenzione al balance sheet???”
Questa massima è vera oggi come lo era quando Graham la incluse in Security Analysis nel 1934. Quando le cose vanno bene, studiare a fondo la struttura patrimoniale sembra poco importante, ma quando girano al peggio gli investitori tendono a domandarsi: “Perché non ho prestato più attenzione al balance sheet???”
lunedì 26 febbraio 2018
Cambiamenti contabili (I): Revenue recognition
Questo ed il prossimo anno porteranno notevoli cambiamenti nel modo nel quale le aziende presenteranno i numeri di bilancio.
Il primo sarà dovuto all’introduzione, già dal 1 gennaio 2018, di IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers”. Il secondo, che sarà invece valido dal 1 gennaio 2019 (quindi a partire dalla pubblicazione dei bilanci del 2018), è IFRS 16 e riguarda il trattamento dei leasing operativi (che saranno discussi nel prossimo post). Cambiamenti simili, anche se non esattamente gli stessi, sono previsti per US GAAP.
Il primo sarà dovuto all’introduzione, già dal 1 gennaio 2018, di IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers”. Il secondo, che sarà invece valido dal 1 gennaio 2019 (quindi a partire dalla pubblicazione dei bilanci del 2018), è IFRS 16 e riguarda il trattamento dei leasing operativi (che saranno discussi nel prossimo post). Cambiamenti simili, anche se non esattamente gli stessi, sono previsti per US GAAP.
giovedì 8 febbraio 2018
Price to Sales
Il multiplo Price/sales è forse il più puro tra quelli comunemente usati, perché il fatturato è meno “manipolabile” di altre metriche come utili o anche flussi di cassa. Dall’altro lato, però, non considera minimamente i margini di profitto o i rendimenti del capitale investito, e quindi è spesso troppo semplicistico: è ovvio che un’azienda di software con margini operativi del 40% tratterà ad un P/S ben superiore ad un supermercato che arriva a fatica a 5%.
mercoledì 10 gennaio 2018
Aggiornamento (molto rapido) su GoPro
Un anno e mezzo fa avevo dato un’occhiata a GoPro: nonostante il crollo del prezzo da $90 a $10, sembrava ancora costosa e senza prospettive eccitanti. Oggi tratta a $6.
lunedì 8 gennaio 2018
Aggiornamento su KazMunaiGas E&P
Molto in anticipo su quanto previsto, si è verificato quello che speravo: nel post iniziale dicevo infatti:
“Il risultato auspicabile è una nuova offerta in 1-2 anni migliorata rispetto all’ultima proposta, soprattutto se il petrolio dovesse muoversi verso l’alto. Vi è anche la possibilità di incrementare i buyback, così che NC KMG possa implicitamente aumentare la propria partecipazione e rendere l’acquisizione completa meno onerosa (più difficilmente verrà aumentato il dividendo ai livelli di alcuni anni fa anche se la casa madre ha bisogno di liquidità).”
mercoledì 3 gennaio 2018
Performance portafoglio 2017 (e considerazioni sparse sul blog)
Anno migliore del precedente per il portafoglio, con una performance complessiva di +21,5%, appena sotto il +21,8% di MSCI EMU Small/Mid caps nonostante oggi sia composto al 45% da titoli non denominati in EUR (zero per il benchmark): CHF (-8%), USD (-12%), GBP (-4%) e NOK (-8%) si sono tutte deprezzate. [Vale la solita nota: questi titoli sono denominati in queste valute, ma la loro reale esposizione è diversa, così come per l’indice.]
martedì 2 gennaio 2018
“The great Beanie Baby bubble”
“The great Beanie Baby bubble” è una lettura veloce e divertente ma molto informativa sulla psicologia delle bolle.
Per chi come me non ne avesse mai sentito parlare prima (credo che pochi al di fuori degli US ne fossero a conoscenza), i Beanie Babies sono questi pupazzetti a forma di animali.
Per chi come me non ne avesse mai sentito parlare prima (credo che pochi al di fuori degli US ne fossero a conoscenza), i Beanie Babies sono questi pupazzetti a forma di animali.
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