Altra notizia di oggi molto interessante: Quintessential Capital Management ha accusato accusato Bio-On (ON:IM) di essere un castello di carte. Il titolo ha chiuso con una perdita di 10%.
La tesi di QCM (tutti i documenti, alcuni in anche in italiano, sono disponibili qui) è che Bio-On sia "uno schema concepito per far arricchire il management alle spalle degli azionisti, un’azienda solo all’apparenza di successo ma in realtà una bolla basata su tecnologia improbabile e con fatturato simulato grazie ad un network di scatole vuote”. [Tutti questi termini sono presi dal sito di QCM linkato qui sopra].
QCM è famoso per aver rivelato lo scorso anno la truffa di Folli Follie: anche il quel caso di trattava di falsi ricavi.
mercoledì 24 luglio 2019
Aston Martin: interessante “busted IPO” o troppi punti interrogativi?
[Premessa: volevo scrivere di Aston Martin ieri (martedì) – ed avrei fatto un figurone!, poi l’offerta su Atrium ha avuto la precedenza; oggi le azioni hanno chiuso a -26% a causa di previsioni per il 2019 ben inferiori alle attese. Le conclusioni rimangono tuttavia le stesse.]
Aston Martin Lagonda (AML:LN) è la famosa casa automobilistica britannica produttrice delle auto sportive tanto amate da James Bond. Nonostante il marchio molto conosciuto, ha fatto bancarotta ben 7 volte nel corso di poco più di 100 anni di storia e fino ad un paio di anni fa perdeva milioni di sterline.
Aston Martin Lagonda (AML:LN) è la famosa casa automobilistica britannica produttrice delle auto sportive tanto amate da James Bond. Nonostante il marchio molto conosciuto, ha fatto bancarotta ben 7 volte nel corso di poco più di 100 anni di storia e fino ad un paio di anni fa perdeva milioni di sterline.
martedì 23 luglio 2019
Acquisizione di Atrium European Real Estate
Questa mattina ATRS ha annunciato di aver accettato un’offerta di acquisto da parte di NB (2019), una controllata di Gazit-Globe che già possiede il 60% di ATRS. Il prezzo pagato sarà di €3,75 (tutto in contanti), che rappresenta un premio di circa 18% rispetto alla chiusura di ieri di €3,17. Prima della conclusione dell’operazione dovrebbe essere pagato anche un dividendo speciale di €0,60 (ma nessun dividendo ordinario), nel qual caso il prezzo di acquisto sarà ridotto della stessa misura.
La possibilità di un take-over da parte del gruppo di controllo è sempre stata una possibilità, discussa anche nei commenti di alcuni post: io sono uscito qualche settimana fa a €3,3 (pazienza, negli investimenti succede), ma il prezzo convenuto dimostra che nemmeno un acquirente privato vede così tanto valore negli assets sottostanti (o magari si dimostrerà l'affare del secolo?).
La possibilità di un take-over da parte del gruppo di controllo è sempre stata una possibilità, discussa anche nei commenti di alcuni post: io sono uscito qualche settimana fa a €3,3 (pazienza, negli investimenti succede), ma il prezzo convenuto dimostra che nemmeno un acquirente privato vede così tanto valore negli assets sottostanti (o magari si dimostrerà l'affare del secolo?).
venerdì 12 luglio 2019
Aggiornamento: Boiron
Un anno fa avevo analizzato Boiron: con il prezzo attorno a €60 la mia conclusione era stata: “È a buon mercato solo se si assume una reversion verso gli utili degli ultimi 5 anni. Per il momento preferisco aspettare, e riconsiderarla se dovesse scendere sotto €40.” Poiché il prezzo ha continuato a scendere, può essere diventata un’occasione?
lunedì 8 luglio 2019
“Back from fishing”: aggiornamento portafoglio, alcune vendite ed alcuni acquisti (all-in sulla Germania)
Dopo un lungo periodo di assenza, un aggiornamento sull’andamento del portafoglio.
Grazie al rimbalzo dei mercati, la prima metà dell’anno è stata molto positiva (+10,1%), ma ben al di sotto del benchmark di riferimento (MSCI EMU Small/Mid caps +16,6%). Come si può vedere nella tabella sottostante, il portafoglio ha sotto-performato in ogni singolo mese con l’eccezione di maggio: in parte per la liquidità (allocazione media di 9%), in parte per le caratteristiche del portafoglio, che tende a rimanere indietro in mercati in rapida ripresa ed a tenere meglio quando questi precipitano (come successo a maggio). Non contiene praticamente niente che sia tech, e questo è il settore che - nel bene o nel male - ha determinato l’andamento dei mercati negli ultimi tempi.
Grazie al rimbalzo dei mercati, la prima metà dell’anno è stata molto positiva (+10,1%), ma ben al di sotto del benchmark di riferimento (MSCI EMU Small/Mid caps +16,6%). Come si può vedere nella tabella sottostante, il portafoglio ha sotto-performato in ogni singolo mese con l’eccezione di maggio: in parte per la liquidità (allocazione media di 9%), in parte per le caratteristiche del portafoglio, che tende a rimanere indietro in mercati in rapida ripresa ed a tenere meglio quando questi precipitano (come successo a maggio). Non contiene praticamente niente che sia tech, e questo è il settore che - nel bene o nel male - ha determinato l’andamento dei mercati negli ultimi tempi.
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