lunedì 30 settembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Risk parity
[Questo post riprende quanto già pubblicato
nel vecchio blog ad inizio anno, con alcuni aggiornamenti]
mercoledì 18 settembre 2013
40 cose che ho imparato investendo (con molta presunzione…)
- La singola variabile più importante in qualsiasi investimento è il prezzo: investire vuol dire comprare qualcosa che vale più di quello che si paga.
- In ogni transazione finanziaria, cercate di scoprire quali sono gli incentivi della controparte. Regolatevi di conseguenza.
- Il miglior pregio di un investitore è la capacità di dire no: saper dire no è molto più importante che dire si.
- Ogni investitore può controllare il proprio processo di investimento; non può assolutamente controllare i movimenti dei mercati. Cercate di avere una filosofia, e cercate di seguirla: potrete così affrontare i problemi quando questi si verificano (perché prima o poi un problema arriva sempre).
domenica 15 settembre 2013
Una lezione sul rischio: dal poker
Anche
se può sembrare un'eresia, una delle migliori spiegazioni di come affrontare il
rischio nei mercati finanziari. Le parti evidenziate in grassetto sono quelle
che ritengo più importanti da imparare. [Il
post originario è disponibile qui]
Getting Schooled in Risk: The Lessons of Poker
When I was young people called me a gambler. As the scale of my operations grew, I became known as a speculator. Now I am called a banker. But I have been doing the same thing all the time. — Ernest Cassel
To win, you must understand the game, you must understand the players, and above all, you must understand yourself. — Source unknown
Getting Schooled in Risk: The Lessons of Poker
When I was young people called me a gambler. As the scale of my operations grew, I became known as a speculator. Now I am called a banker. But I have been doing the same thing all the time. — Ernest Cassel
To win, you must understand the game, you must understand the players, and above all, you must understand yourself. — Source unknown
giovedì 12 settembre 2013
Gruppo SOL: solida e ben gestita, ma con un sufficiente margine di sicurezza?
SOL (ISIN: IT0001206769, Bloomberg SOL:IM) è una società italiana
attiva nella produzione, ricerca applicata e commercializzazione di gas
industriali puri e medicinali, ed in quello dell’assistenza medicale a
domicilio. Oggi SOL è una multinazionale presente in 20 nazioni europee (oltre
a Turchia ed India) con oltre 2,100 dipendenti.
venerdì 6 settembre 2013
Una veloce valutazione degli asset managers
“Se vi piacciono uno o più fondi di una
società di gestione, non investite in quei fondi, piuttosto direttamente nelle
azioni della società, se è quotata!”. Questa affermazione dovrebbe essere
valutata da tutti gli investitori, in particolare quelli interessati alle azioni.
Il motivo principale è che quasi sempre queste società hanno una miriade di
fondi che coprono le varie classi d’investimento, offrendo quindi una sorta di diversificazione naturale (se la diversificazione è una delle caratteristiche
che ricercate in un investimento). In secondo luogo, anche se una strategia può
non andare bene in un determinato periodo (pensate ad esempio ai fondi
obbligazionari quando i tassi d’interesse sono in rialzo), la società continua
ad incassare le commissioni di gestione - non certo trascurabili - in qualsiasi
condizione di mercato.
martedì 3 settembre 2013
L’investitore perfetto (o quasi)
Come già trattato nel post precedente, uno degli
argomenti più controversi in finanza è quello dell’efficienza dei mercati, ed è
chiaro anche dall’intestazione di questo blog che la mia idea è che non lo
siano affatto (o per lo meno non sempre: come giustamente ha affermato Warren
Buffet: “Observing that markets were 90%
efficient, they concluded that markets were always efficient. The difference between the two propositions is
the same as between night and day.”).
Nonostante i moltissimi eventi degli ultimi 30 anni
che la contraddicono, la nozione di mercati sempre perfettamente efficienti è
dura a morire, e la riprova a supporto di questa tesi non può essere che la maggioranza delle gestioni attive non riesce a
battere il benchmark di riferimento. Vi sono infatti vari studi che
evidenziano le caratteristiche tipiche dei migliori gestori, quei tratti
psicologici e comportamentali che definiscono la loro filosofia d’investimento.
In molti casi si tratta di investitori di tipo value, ma non è necessariamente sempre così.
lunedì 2 settembre 2013
Il paradosso dei mercati efficienti
I prodotti
finanziari che hanno avuto maggior successo negli ultimi anni sono stati
sicuramente gli investimenti passivi e gli ETF. Molti sostengono, non senza
ragione, che gli ETF hanno avvicinato gli investitori, soprattutto quelli retail, a mercati e strategie che prima
non erano accessibili. Negli US, stime di Morningstar indicano che la
percentuale di attività gestite in modo passivo è passata da 11% nel 2003 ad
oltre 26% nel 2012. Anche gli investitori istituzionali fanno sempre più uso di
questi strumenti, ad esempio in un approccio di tipo “core-satellite”.
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