Questo è ben evidenziato dalla performance di alcuni eccellenti investitori nel periodo 1973-1974 (tutte le tabelle seguenti sono prese dal famoso articolo di Buffett del 1984 “The Superinvestors of Graham-and-Doddsville”): la partnership allora gestita da Charlie Munger perse infatti quasi 54% in quei due anni, mentre il più cauto Walter Schloss (che aveva un approccio da “supermercato”: compra quando la merce è a sconto e vendila velocemente quando sale di prezzo) perse meno di 14%. Un altro fondo molto concentrato ma meno di Munger, Sequoia, perse circa 36%.
giovedì 12 marzo 2020
Quanto concentrato?
Un portafoglio molto concentrato funziona bene nel lungo periodo (assumendo, ovviamente, che si comprino buone aziende), ma non protegge da periodi di forti drawdowns.
Questo è ben evidenziato dalla performance di alcuni eccellenti investitori nel periodo 1973-1974 (tutte le tabelle seguenti sono prese dal famoso articolo di Buffett del 1984 “The Superinvestors of Graham-and-Doddsville”): la partnership allora gestita da Charlie Munger perse infatti quasi 54% in quei due anni, mentre il più cauto Walter Schloss (che aveva un approccio da “supermercato”: compra quando la merce è a sconto e vendila velocemente quando sale di prezzo) perse meno di 14%. Un altro fondo molto concentrato ma meno di Munger, Sequoia, perse circa 36%.
Ci sono svariati motivi per i quali value (comunque definito) ha sottoperformato negli ultimi anni. E contrariamente a quello che molti pensano, il puro fattore value non fa meglio durante una recessione, quanto piuttosto nella prima fase di recupero post-recessione: le azioni più value sono infatti molto pro-cicliche.
Mia personalissima opinione (per quello che vale): in caso di prolungata discesa dei mercati dovuta a virus + recessione, value (inteso come comprare quello che è più cheap su qualche multiplo come nel caso di molti ETF) continuerà a soffrire, e molti fondi anche famosi sottoperformeranno il mercato in questo periodo. Dovrebbero però fare meglio nel medio periodo se hanno evitato di pagare troppo per aziende di bassa qualità.
Questo è ben evidenziato dalla performance di alcuni eccellenti investitori nel periodo 1973-1974 (tutte le tabelle seguenti sono prese dal famoso articolo di Buffett del 1984 “The Superinvestors of Graham-and-Doddsville”): la partnership allora gestita da Charlie Munger perse infatti quasi 54% in quei due anni, mentre il più cauto Walter Schloss (che aveva un approccio da “supermercato”: compra quando la merce è a sconto e vendila velocemente quando sale di prezzo) perse meno di 14%. Un altro fondo molto concentrato ma meno di Munger, Sequoia, perse circa 36%.
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RispondiEliminaok, io le vedo sia come admin che come utente anonimo: mi sembra però che il problema sia stato risolto
Eliminaconfermo, adesso si vede tutto
EliminaSegnalo che le immagini non si vedono (almeno non le vedo io nè su chrome nè su safari)
RispondiEliminadeve essere un problema di blogspot, ieri si vedevano
Eliminaadesso dovrebbe essere risolto
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