martedì 18 maggio 2021

Un aggiornamento su Coinbase

Dopo l’introduzione nel post precedente, Coinbase si è quotata lo scorso 14 aprile (con un direct listing): ha aperto a $381, toccato un massimo intraday di $429, chiuso il primo giorno a $328 per poi scendere oggi sotto $250.
Pochi giorni fa ha riportato i risultati del primo trimestre, che sono stati di nuovo eccellenti: i verified users sono arrivati a 56 milioni (+30% rispetto a fine 2020), i monthly transacting users sono saliti di 2,2x, il volume di trading è quadruplicato a $335 miliardi e i ricavi sono aumentati di 220% a $1,6 miliardi.
Anche sotto ipotesi abbastanza conservative, è probabile che nell’intero 2021 i ricavi saranno di $4,5-$4,7 miliardi: alla capitalizzazione attuale di $52 miliardi (fully-diluted shares) questo la mette su un P/sales di 11x-12x. Con margini netti tra 45% e 50%, gli utili potrebbero essere tra $2 e $2,3 miliardi, per un P/E forward di 22x-26x: non regalato, ma nemmeno eccessivo considerati i numeri qui sopra.
[È vero che gli ultimi due trimestri potrebbero essere un’anomalia, ma i volumi di transazione dovrebbero precipitare per non raggiungere questi numeri: se anche Bitcoin dovesse “passare di moda”, abbiamo visto come non manchino i sostituti, primo tra tutti Ethereum.]

Andando nei dettagli, tuttavia, si vede come nonostante i proclami di sempre maggiore interesse da parte degli investitori istituzionali, 95% dei ricavi sono ancora derivati da clienti retail sulla app, dove pagano in media una commissione di 1,5%, che non è assolutamente competitiva nel mondo crypto ma nemmeno nel trading azionario: è questa la principale minaccia ai fondamentali di COIN nel medio-lungo periodo.
E come se non bastasse, ieri COIN ha annunciato l’emissione di una nuova obbligazione convertibile da $1,25 miliardi (i dettagli non sono al momento noti, ma la cedola dovrebbe essere tra 0% e 0,5% e il premio di conversione di 55%-60%). Secondo l’azienda:
“This capital raise represents an opportunity to bolster Coinbase’s already strong balance sheet with low-cost capital that maintains operating freedom and minimizes dilution for Coinbase’s stockholders.”
Ricapitolando:
  1. Coinbase decide per un direct listing perché non ha bisogno di nuove risorse
  2. Dal primo giorno di quotazione gli azionisti sfruttano l’euforia del momento per scaricare le proprie partecipazioni (vedi andamento del prezzo: in un direct listing non ci sono periodi di lock-up nei quali non possono vendere)
  3. Appena hanno finito, annunciano di voler raccogliere nuovo capitale tramite un’emissione convertibile
Mi chiedo quale possa essere il rating della “G” di Coinbase….  

3 commenti:

  1. Dato il crescente interesse per le Cryptocurrency, sempre più banche o società(tipo Paypal) permetteranno ai propri clienti di comprare direttamente cryptovalute,quindi senza dover passare da exchange come Coinbase.
    Inoltre le società che volessero investire o detenere parte della loro liquidità in cryptocurrency, potrebbero operare direttamente sulla rete Bitcoin (o di qualsiasi altra crypto lo permetta), come ha fatto Tesla ad esempio, diminuendo i costi ed evitando eventuali problemi di sicurezza che potrebbero colpire gli exchange.
    Non vedo un vantaggio competitivo durevole per Coinbase, a meno che non implementi molti servizi accessori o faccia accordi con banche e intermediari finanziari.
    Penso che la soluzione migliore (come sottolineato nel post precedente) sia l'acquisizione di un'altro exchange a questo punto.
    PS. senza considerare l'effetto di altri tweet di Elon musk!!

    RispondiElimina
  2. con commissioni così alte la quota di ricavi da istituzionali al 5% del totale è molto difficile che cresca.
    Sono costi commissionali comparabili al 7 per mille di una volta, cioè quelle di negoziazione all'ufficio titoli della filiale in banca.
    Poi è arrivato l'online e gli etf, e la negoziazione è diventata "quasi" una commodity (commissioni fisse, ecc.)
    Da ciò che scrivi, gentile Matteo, a me sembra che in Coin vogliano sfruttare il momento magico di quasi-monopolio e far più cassa possibile (che c...o emetti una obbligazione convertibile? Ti sei appena quotato e già fai un'altra vendita?). Ciao

    RispondiElimina
  3. la Cina ha appena vietato le transazioni in criptovalute, forse qualcuno lo sapeva già https://www.youtube.com/watch?v=HhR2WcUSk1c.

    RispondiElimina