mercoledì 7 ottobre 2015

"Red Notice"

Ho finito di leggere Red Notice di Bill Browder (Hermitage Capital), un gestore americano che negli anni 2000 era il maggior investitore estero in Russia. Lettura altamente consigliata a chiunque sia interessato ad investire in quel paese ed altri simili: la storia raccontata nel libro di come i russi sequestrano i “sigilli” delle aziende controllate da Hermitage per poterle gestire a loro piacimento è molto comune in Cina.

Un po’ egocentrico e tendente all’autocompiacimento come tutti i libri di questo tipo, e la prima parte (quella che descrive gli inizi e gli investimenti fatti) è molto meglio della seconda, nella quale prevale la battaglia politica contro Putin e la cricca di ladri. Ma soprattutto è molto interessante per il suo approccio e per le lezioni che si possono ricavare: ad esempio, è molto onesto nell’ammettere che quello che lo aveva attratto era la enorme sottovalutazione del mercato russo negli anni 1990, ma che gran parte del successo è venuto dal cavalcare l’onda positiva e dall’interpretare le vicende politiche prima degli altri (come nel 1996, con la rielezione di Yeltsin, e nel 2001 con Gazprom, quando Putin licenziò il precedente management per metterci i suoi amichetti). Allo stesso modo, nel 1998 sbagliò completamente le sue previsioni e non vide arrivare il default, ed il fondo perse oltre il 90%. La lezione è che molto di quello che passa per “genio negli investimenti” è in gran parte fortuna (o per lo meno una combinazione di timing fortunato ed altre variabili): e questo vale per la Russia, la Cina, il petrolio, i tassi d’interesse, la crescita del PIL, … Anche se comprare a sconto protegge in qualche modo il downside: Hermitage recuperò nei successivi 5 anni la perdita del 1998.

Probabilmente un libro che non vi renderà migliori investitori, ma è ben scritto, coinvolgente e si legge come un giallo.

9 commenti:

  1. Mi scusi ma non ho capito, Gazprom quindi adesso è gestita dagli amichetti di Putin?
    In che senso?
    Perché io c'ho i bond Gazprom 2018 e 2020 e pensavo fosse un'emittente solidissimo.

    Tanto che FITCH poche settimane fa ha detto che darebbe all'emittente una AA se non fosse per il degrado dell'economia del paese.

    "Fitch Ratings-Moscow/London-21 September 2015: Gazprom faces commercial and funding challenges...However, the impact from additional debt would be unlikely to affect Gazprom's 'BBB-' rating, because the rating is capped at the same level as Russia.

    Without the cap Gazprom's rating would probably be in the mid 'A' category, reflecting its position as the major natural gas exporter to Europe and its presently very strong balance sheet."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In Russia TUTTO è nelle mani degli amichetti di Putin, in particolare i settori “sensibili”: banche, energia, telecomunicazioni.

      Alexei Miller, il CEO di Gazprom, ha lavorato con Putin negli anni 1990 a San Pietroburgo e come vice-Ministro dell’Energia nel 2000; ha anche lavorato con Dmitry Medvedev, il primo ministro russo.

      La corporate governance è proprio il motivo per cui Gazprom è molto sottovalutata rispetto alle altre società simili. Questo non vuol dire che Gazprom non sia solida e non ripaghi i debiti: questo dipenderà in gran parte dall’andamento del prezzo del petrolio/gas, del rublo e dalla situazione politica.

      Qualche domanda su come sono trattati gli azionisti di minoranza/obbligazionisti comunque me la farei.

      Elimina
    2. Capisco!

      Ridurrò l'esposizione, terrò solo la 2018 che ha un lotto da 50000, anche se avrei tenuto più volentieri al 2020.

      Grazie dell'articolo e del commento che mi hanno fatto riflettere.

      Elimina
    3. per favore non faccia niente solo perchè lo ha letto qui o da altre parti: è molto meglio se fa da solo le proprie considerazioni.

      Elimina
  2. Ma forse mi sono espresso male, non vendo il lotto della 2020 perché me lo ha detto lei, ma per mia scelta, dopo aver riflettuto su questo suo suo articolo e commento. Non capisco cosa vi sia di male in questo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche perchè io non ho mai detto: "Vedi!"

      quello che volevo dire è che lei avrà fatto delle considerazioni quando ha comprato i due titoli, non si faccia influenzare da quello che legge su internet (spesso suggerimenti contrastanti) ma si fidi delle sue convinzioni.

      Quello che non capisco è: se ha deciso di vendere le 2020 (tra l'altra quelle che preferisce), perchè allora tenere le 2018? Il rischio è esattamente lo stesso

      Elimina
    2. Ho capito che lei non ha detto "vendi", ho scritto infatti che non vendo il lotto della 2020 perché me l'ha detto lei. Nel senso che appunto lei non lo ha detto.

      Sul discorso del rischio tra 2018 e 2020 che è lo stesso è vero, ma è solo una questione di size nel portafoglio. Con 2018 e 2020 ho circa 150K di Gazprom, con solo la 2018 ho poco più di 50K di Gazprom, se succede qualcosa a Gazprom al più perdo 50K e non 100K (se tenessi la 2020 che ha lotti da 100K) o 150K (se tengo entrambe). Tutto qui.
      Grazie comunque della risposta.

      Elimina
  3. Salve Matteo,
    é da un po' che ti seguo, e ti faccio i miei più sinceri complimenti per il tuo blog, e i tuoi post sempre scritti in modi "fini" dal quale ricavare tanti spunti di riflessione.
    Vorrei chiederti se possibile una tua opinione sulla situazione petrolio, in pochi giorni abbiamo assistito a una netta risalita di tutte le maggiori compagnie, xom cvx cop bp rds, io penso che sia solo momentanea e a breve si tornerà sui minimi visto che penso che questo settore non abbia toccato ancora i minimi per poi ripartire.
    Daniele

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per i complimenti.

      Come detto varie volte (http://mrmarketmiscalculates.blogspot.it/2014/12/le-mie-previsioni-sul-petrolio-ed_22.html) sul petrolio non ho la minima idea di dove andrà, sopratutto nel breve: non sono abbastanza intelligente per fare previsioni...

      Purtroppo non so se il recupero del settore sia temporaneo o duraturo, e se le azioni torneranno sui minimi o no. Quello che so è sono abbastanza "cheap" rispetto alla storia ed a quello che potrebbe essere il valore "normalizzato" del petrolio: ma bisogna vedere se e quando tornerà verso questo valore normalizzato.

      Elimina