Novo Nordisk (NOVOB DK) è il maggior produttore mondiale di insulina per la cura del diabete.
Dopo aver offerto un rendimento di quasi 22% l’anno su due decadi, da inizio anno il titolo ha perso il 45% (da DKK 400 a DKK 225) ed il 20% da quando ha annunciato i risultati dei primi 9 mesi. I problemi sembrano venire principalmente dal mercato americano, ma non solo: a settembre il CEO ha annunciato a sorpresa il suo pensionamento anticipato.
venerdì 25 novembre 2016
martedì 22 novembre 2016
Aggiornamento portafoglio small-caps
La prima è Leoni (LEO:GR): un investimento che all’inizio sembrava molto promettente ma che si è invece rivelato decisamente sbagliato. Negli ultimi mesi Leoni ha subito una serie di “disavventure” (incluso il furto di €40 milioni ad opera di hacker!) e di conseguenza vi è stata una riorganizzazione manageriale. Gli errori operativi degli ultimi due anni cominciano ad essere troppi e la fiducia nelle capacità del management di operare una ristrutturazione è venuta meno. Ho deciso pertanto di incassare la perdita (-37% dall’acquisto, includendo i dividendi) e di focalizzarmi su altre opportunità.
lunedì 21 novembre 2016
“Concentrated Investing”
“Our investment style has been given a name - focus investing - which implies ten holdings, not one hundred or four hundred. The idea that it is hard to find good investments, so concentrate in a few, seems to me to be an obvious idea. But 98% of the investment world does not think this way. It’s been good for us. (Charlie Munger)”Non un capolavoro, “Concentrated Investing: Strategies of the World’s Greatest Concentrated Investors” merita comunque la sufficienza perché accanto ai soliti nomi (Buffett, Munger, Keynes, Lou Simpson) include anche il profilo di alcuni eccellenti investitori che sono meno noti al grande pubblico: Glenn Greenberg, il norvegese Kristian Siem, i trustee del Grinnell College, nonché Claude Shannon e Ed Thorp, i primi a quantificare in maniera precisa la cosiddetta Kelly formula.
lunedì 14 novembre 2016
“Generating returns in a low interest rate world”
Terza (ed ultima) presentazione dalla CFA European Investment Conference.
Il punto di partenza è un argomento ampiamente discusso: praticamente tutti gli investimenti sono costosi, ed i rendimenti attesi sono molto bassi.
Il punto di partenza è un argomento ampiamente discusso: praticamente tutti gli investimenti sono costosi, ed i rendimenti attesi sono molto bassi.
venerdì 11 novembre 2016
"Liquid alternatives"
Per essere più precisi, andrebbero suddivisi tra classi alternative e strategie alternative. Le prime offrono un’esposizione a premi al rischio differenti rispetto a quelli di azioni ed obbligazioni. Le seconde sono invece un approccio più attivo alle decisioni di investimento, improntate a maggiore flessibilità: la diversificazione viene dalle scelte del gestore piuttosto che dalle caratteristiche intrinseche degli investimenti fatti.
mercoledì 9 novembre 2016
QE e tassi negativi = politica monetaria restrittiva?
[I prossimi post tratteranno di alcune delle cose più interessanti che sono state discusse alla recente CFA European Investment Conference.]
I titoli bancari europei sono stati tra i più penalizzati quest’anno. Nel caso di Deutsche Bank (DB), che fino a qualche settimana fa sembrava dovesse produrre un nuovo “momento-Lehman”, la colpa è stata data alla multa da $14 miliardi comminata dalle autorità americane per la vendita di mortgage-backed securities, molto più alta di quanto gli analisti si aspettavano. In realtà non è stato certamente quella la causa principale, in quanto DB aveva già perso 2/3 del suo valore nei dodici mesi precedenti rispetto a quando la richiesta è stata resa pubblica (15 settembre).
I titoli bancari europei sono stati tra i più penalizzati quest’anno. Nel caso di Deutsche Bank (DB), che fino a qualche settimana fa sembrava dovesse produrre un nuovo “momento-Lehman”, la colpa è stata data alla multa da $14 miliardi comminata dalle autorità americane per la vendita di mortgage-backed securities, molto più alta di quanto gli analisti si aspettavano. In realtà non è stato certamente quella la causa principale, in quanto DB aveva già perso 2/3 del suo valore nei dodici mesi precedenti rispetto a quando la richiesta è stata resa pubblica (15 settembre).
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