La filosofia di base è di investire in small/mid-caps con buoni fondamentali, management competente e spesso ignorate dal sell-side, con l’obiettivo di mantenerle per 2-5 anni e basso turnover. In genere si tratta di aziende “noiose” e tutt’altro che eccitanti a livello mediatico.
Il portafoglio è “attivo”, ma non “gestito”, nel senso che non viene aggiornato con raccomandazioni di buy & sell in real time, ma viene modificato sporadicamente, tipicamente a fine anno. L’eccezione è stata KAS Bank, rimossa ad aprile con una scelta motivata dai fondamentali, non certo dal market timing (anche se ad oggi si è rivelata corretta in quanto il titolo ha perso il 14% da quel giorno).
Ecco quindi i risultati per il primo semestre (oltre alla performance da inizio 2014 per quei titoli che erano già in portafoglio lo scorso anno).
* Il prezzo di KAS Bank è quello relativo al 13 aprile 2015.
** TFF Group chiude l’anno fiscale al 31 marzo ed i dividendi sono pagati a novembre.
*** I prezzi di JZ Capital Partners e Kennedy Wilson sono in valuta locale (sterlina), mentre la performance è riportata in euro, e quindi superiore a quanto implicato dai prezzi grazie all’apprezzamento della sterlina.
Complessivamente, un ottimo inizio di anno, con un rendimento di quasi 18% che sale a 20% con l’incasso dei dividendi (lordi). Tuttavia, la performance è abbastanza in linea con l’andamento del mercato europeo delle small-caps: un po’ meglio di Francia e Germania, ma peggio dell’Italia. Solo un titolo (April) ha avuto una performance negativa, che è comunque positiva con il contributo dei dividendi: l’azione continua a mostrare debolezza come evidenzia l’ultima colonna.
Questo invece è l’evoluzione del NAV del portafoglio (su base mensile, solo prezzo, no dividendi) includendo anche le idee originarie del 2014:
Per sua natura il portafoglio tende a sottoperformare in un mercato rialzista e particolarmente euforico (e viceversa): il mese che ha registrato la peggior performance relativa è stato gennaio 2015 (portafoglio: +2,7%, MSCI EMU Small-Caps +8,1%), quando il mercato europeo esplose a seguito dell’inizio del QE della BCE. Ed il secondo mese peggiore, sempre in termini relativi, è stato febbraio 2015…
Infine, uno sguardo alla performance delle altre aziende menzionate nel post iniziale http://mrmarketmiscalculates.blogspot.it/2015/01/15-idee-per-il-2015.html:
- Bollorè (BOL FP): +26,4%
- Fuchs Petrolub (FPE3 GR): +13,8%
- Ashmore (ASHM LN): +3,3% (in sterline) / +14,5% (in euro)
- Alternative Asset Opportunities (TLI LN): -11,2% (in sterline) / -1,6% (in euro)
- Tetragon Financial Group (TFG NA): +1,7%
- InterXion (INXN US): +1,1% (in dollari) / +10,8% (in euro). INXN è quotata a New York ma è un’azienda olandese che opera in Europa: il prezzo era inizialmente salito in seguito all’annuncio della fusione con l’inglese TeleCity, ma poi quest’ultima è stata invece acquistata da Equinix. Da continuare a seguire con attenzione.
Nessun commento:
Posta un commento