giovedì 30 dicembre 2021
Book Club 2022
giovedì 23 dicembre 2021
(Ig)nobel Financial Awards 2021
Pensavo fosse difficile batter il 2020, ed invece il 2021 ha dato enormi soddisfazioni! Qui potete trovare i vincitori della scorsa edizione ed i link a tutte quelle precedenti.
Quest’anno ha visto, oltre all’emergere delle meme stocks (GME, AMC, …), soprattutto una vera e propria esplosione di ciarlatani, un tratto caratteristico dei mercati rialzisti prolungati prima del top. #GoldenAgeofFraud
martedì 9 novembre 2021
Nuovo acquisto: Helios Towers
Fondata nel 2009 e con sede a Londra, oggi gestisce oltre 8.700 siti in 11 paesi africani. Inizialmente posseduta da Millicom (una società di telecomunicazioni attiva in Sud America ed Africa, oggi uscita dall’azionariato) e da fondi di private equity, è quotata dal 2019 sul London Stock Exchange.
martedì 19 ottobre 2021
Nuovo acquisto (e qualche vendita): Adevinta
“You don’t have to make it back the way you lost it”Ho deciso di fare un po’ di spazio nel portafoglio per alcuni nuovi acquisti.
giovedì 23 settembre 2021
Crisi in Cina: Evergrande
In termini monetari, il default di Evergrande sarebbe uno dei maggiori nella storia con un carico di debiti di oltre $300 miliardi (meglio spiegato in seguito): come paragone, il default del debito estero dell'Argentina nel 2001 è stato di $93 miliardi; la ristrutturazione della Grecia nel 2012 è stata di circa $200 miliardi; e Lehman Brothers aveva $600 miliardi di passività (ma non tutto era “debito”) quando dichiarò fallimento nel 2008.
martedì 21 settembre 2021
eDreams: aggiornamento
giovedì 9 settembre 2021
Nuovo acquisto: eDreams Odigeo
Anche se ha abbondantemente recuperato dai minimi del marzo 2020, alcuni “problemi storici” (busted IPO, small cap europea, Covid) pesano sulla valutazione corrente, molto inferiore rispetto ad aziende simili.
lunedì 30 agosto 2021
“C’est la VIE”
Perché vengono utilizzate?
Alla riapertura dei mercati azionari nel 1990, la quasi totalità dell’attività economica in Cina era di proprietà statale: per riformare e ristrutturare l’economia era necessario aprire ai capitali esteri, ed infatti alcune società pubbliche cominciarono a quotarsi a Hong Kong e New York.
lunedì 26 luglio 2021
Prosus: addendum
venerdì 23 luglio 2021
Nuovo acquisto: 2MX Organic
giovedì 8 luglio 2021
Performance portafoglio primo semestre 2021
giovedì 24 giugno 2021
Prosus
E come sempre, questo post non è assolutamente un consiglio o una raccomandazione di investimento, fate le vostre analisi, blah blah blah… ]
Con l’eccezione di ASML e SAP, Prosus (PRX:NA) è una delle rare large cap tech companies europee, anche se di europeo ha ben poco a parte la quotazione su Euronext Amsterdam. PRX è una holding di diritto olandese il cui asset principale è una partecipazione di 29% nel gigante cinese Tencent (700:HK). Nel 2001 l’azienda media sudafricana Naspers (NPN:SJ) investì $32 milioni nell’allora neonata società Internet rilevando circa un terzo dell’azienda; come SoftBank con Alibaba, questo si è rivelato uno dei migliori investimenti di sempre. Ma il valore attuale della partecipazione (che rappresenta praticamente il 100% del NAV di Naspers) ha creato dei problemi per una holding quotata sul non liquidissimo mercato sudafricano.
venerdì 4 giugno 2021
Food delivery
martedì 18 maggio 2021
Un aggiornamento su Coinbase
giovedì 13 maggio 2021
Inflazione: “Where profits go to die?” (parte II)
martedì 11 maggio 2021
Inflazione: “Where profits go to die?”
venerdì 7 maggio 2021
C3.ai
Quotata al NYSE dallo scorso dicembre, C3.ai (AI:US) è stata una della IPO più attese dell’anno, probabilmente per il suffisso “.ai”: fornisce infatti software per “accelerare la trasformazione digitale”. Ha scelto la strada di una IPO tradizionale, con un prezzo di offerta di $42 ed una valutazione di $4 miliardi: il primo giorno di contrattazioni ha aperto a $109 (+160%) e raggiunto un massimo intraday di $179 pochi giorni dopo, ma da allora il trend è stato di una continua discesa fino a $56 oggi.
giovedì 22 aprile 2021
Roblox
Così come Coinbase qualche giorno fa, anche Roblox (RBLX:US) ha optato a marzo per un direct listing per quotarsi (al NYSE, anziché al Nasdaq): dal prezzo indicativo di $45, il primo giorno ha chiuso le contrattazioni a ~$70, per una capitalizzazione oggi di circa $40 miliardi. Da allora, il prezzo ha oscillato attorno a quel valore con un massimo di $82.
martedì 13 aprile 2021
98% di ESG è fuffa!
ESG (che in maniera generica include tutto quello che va sotto il nome di investimenti responsabili, sostenibili, ad impatto, …) ha un obiettivo semplice: riorientare il capitalismo in modo più etico. Inizialmente una preoccupazione dei fondi pensione europei, è esploso negli ultimi anni a livello globale: solo nel 2020 sono stati lanciati 118 ETF ESG, e gli asset del settore sono triplicati.
giovedì 1 aprile 2021
SPAC: caveat emptor
Lordstown Motors (RIDE:US) è uno dei tanti produttori di EV che si è quotato recentemente attraverso una SPAC, nello specifico lo scorso ottobre attraverso la fusione con DiamondPeak Holdings Corp.
venerdì 26 marzo 2021
Coinbase
Qualche settimana fa Coinbase ha depositato il filing S-1 per uno dei debutti più attesi del 2021 (il ticker dovrebbe essere COIN): la strada scelta non è quella delle tradizionale IPO bensì del direct listing, già usata in passato da Palantir, Spotify ed altre. Con una valutazione attesa di $100 miliardi, la sua capitalizzazione sarà superiore a tutti gli altri exchanges americani: CME Group $74 mld, Intercontinental Exchange $63 mld e Nasdaq $24 mld.
sabato 20 marzo 2021
Snowflake
Fondata nel 2012 da ex data architects di Oracle e dopo aver raccolto $1,4 miliardi di capitali privati, Snowflake (SNOW:US) si è quotata lo scorso ottobre con un’offerta di $3,4 miliardi (qui il filing S-1 con la SEC) e ha oggi una capitalizzazione di circa $50 miliardi.
mercoledì 10 marzo 2021
Azioni ed inflazione
“Inflation today is undoubtedly the greatest threat to one’s capital and we recommend the April 1 issue of Forbes which has an excellent article on this subject. It essentially states that many of the much-touted approaches to protect against inflation are traps, particularly for the uninitiated, in such areas as real estate, antiques, art and so on.” (aprile 1974)
“Inflation and the psychology which derives from it are largely responsible for the changes in demands made by owners (common stockholders) and by creditors (bondholders). Logic would seem to dictate that common stocks will find the going increasingly difficult at current or higher inflation and/or interest rates. We are mindful, however, that logic only works in the financial marketplace over long periods of time; in the short term, fear and hop tend to dominate the scene. (marzo 1981)”
giovedì 4 marzo 2021
Blackrock (ed altre considerazioni sugli asset managers)
Lo scorso anno BLK ha raggiunto l’incredibile ammontare di US$ 8,677 miliardi in gestione (la seconda società, Vanguard, è comunque sopra $7.000 miliardi): l’incremento rispetto al periodo precedente è di ben US$ 1,247 miliardi. Di questi, US$ 391 miliardi sono stati influssi netti: per mettere i numeri in prospettiva, è come se lo scorso anno BLK avesse costruito da zero più di Eurizon Asset Management, che gestisce circa €300 miliardi. Il resto è venuto per $745 miliardi da performance dei mercati (tutti i fondi di BLK, su tutte le asset classes, hanno nel 2020 avuto un rendimento medio di 10%!) e US$ 110 miliardi da movimenti nei tassi di cambio.
lunedì 1 marzo 2021
SPAC: il banco vince sempre
Poiché il post è lungo ed in parte un po’ tecnico, anticipo le conclusioni: gli sponsor delle SPAC, gli arbitraggisti e spesso gli advisor, ottengono gran parte dei guadagni; chi compra le SPAC sul mercato secondario si deve accontentare delle briciole (quando va bene).
[Gran parte delle considerazioni nel post sono prese dagli eccellenti articoli di Matt Levine a Bloomberg]
lunedì 15 febbraio 2021
Consumer staples: Pepsico
Pepsico (PEP US) è stata la prima a riportare i risultati per il 2020, offrendo un aggiornamento sulla performance nell’anno del Covid.
martedì 2 febbraio 2021
Bubble series (VI): “Books-A-Million”
Da Panic di Michael Lewis, un (semi)classico che è sempre utile rileggere.
“How Net Fever Sent Shares of a Firm on 3-Day Joy Ride”
venerdì 29 gennaio 2021
Bubble series (V): “What a week!”
“History Doesn't Repeat Itself, but It Often Rhymes” (Mark Twain)
Ero quasi sicuro che questa serie non sarebbe finita, date le enormi similarità del passato con il presente.
L’argomento più discusso di questa settimana è stato senz’altro l’attacco concertato da parte degli utenti di WallStreetBets (una community di day-traders) su GameStop (GME:US), ed in seguito su altri titoli come AMC, BB, e adesso sembra anche su un ETF sull’argento (SLV:US). Quello che ha destato più scalpore è che questi trader hanno acquistato in massa le azioni più “shortate” dagli hedge fund, portando ad uno short squeeze che ha fatto impennare i prezzi portando addirittura alla liquidazione di Melvin Capital, un fondo da $12 miliardi (ed un altro, Maplelane, si dice abbia perso oltre 30% dei suoi $4 miliardi).
venerdì 22 gennaio 2021
Bubble series (IV): shale oil vs. tech
Pochi settori negli ultimi dieci anni hanno distrutto tanto capitale quanto Oil&Gas, in particolare nello shale: attratti dai miglioramenti tecnologici, dai costi all’apparenza bassi e dagli allettanti IRR (internal rate of return) pubblicizzati dal management, gli investitori si sono riversati nel settore, ma sono rimasti scottati perché le perdite sono aumentate, i livelli del debito sono saliti alle stelle ed i prezzi delle azioni sono crollati.
Gli investitori hanno correttamente identificato una storia di crescita secolare: si può discutere dei problemi ambientali del fracking, ma sicuramente le nuove tecnologie hanno permesso di sbloccare enormi riserve di idrocarburi che hanno riportato gli Stati Uniti ad essere il principale produttore mondiale. Tuttavia, identificare il potenziale di crescita non è sufficiente: quello sul quale gli investitori si sono sbagliati è la redditività, con le conseguenti notevoli perdite nonostante la straordinaria crescita strutturale.
giovedì 21 gennaio 2021
Bubble series (III): Yahoo nel 1999
mercoledì 20 gennaio 2021
Bubble series (II): lezioni dal crash del 1999
lunedì 18 gennaio 2021
Bubble series (I): il tech crash del 1970
Tutti ricordiamo il tech crash del 2000-2002, e gli studiosi di finanza anche il mercato ribassista del 1973-1974; ma probabilmente non molti conoscono il crash del 1970, quando a partire da aprile in sole 5 settimane molti titoli tecnologici crollarono di 80% e più, con S&P 500 che scese di 19% e l’indice Dow Jones di 13% (all’epoca il settore “industriale/manufatturiero” ancora dominava l’economia e le borse americane).
martedì 12 gennaio 2021
“Golden age of fraud”
Un report di ieri di Credit Suisse proclamava che: “… Tesla’s cost of capital is negative – the market is paying Tesla to take capital.” Questo vuol dire che gli investitori stanno comprando le azioni con l’aspettativa di ricevere in futuro MENO di quello che pagano oggi? Viste le valutazioni correnti questa è una previsione ragionevole, ma sono quasi sicuro che non fosse quello che Credit Suisse voleva dire.
giovedì 7 gennaio 2021
Book Club 2021
Il pdf è scaricabile qui: Book Club 2021, e le immagini delle copertine contengono il link alle rispettive pagine su Amazon.co.uk (penso che siano ordinabili anche sul sito italiano: con la Brexit l'acquisto sul sito UK, più economico a livello di prezzo unitario, ha portato il problema dell'IVA comunitaria).
I voti (da 1 a 5 stelle) sono ovviamente personali, ma soprattutto relativi a questo campione, non in senso assoluto: ad esempio, 1/2 stelle significa che è tra i peggiori che sono qui recensiti, 5 stelle è il migliore del lotto ma non necessariamente il miglior libro della storia.
Altri suggerimenti e consigli sono come sempre benvenuti: va bene anche via email, ma se li mettete nei commenti altri possono aggiungere le loro opinioni.